È risaputo che il tipo di alimentazione sia rilevante per la salute della propria bocca. Ciò che mangiamo influisce infatti sul benessere dei denti e delle gengive, e se alcuni alimenti sono particolarmente dannosi per i denti, altri invece riescono a prevenire l’insorgere di problemi orali. Anche la parodontite non fa eccezione, in quanto una giusta dieta può aiutare a evitare l’insorgere della malattia o essere di supporto al processo di guarigione.
Un ruolo importante lo giocano le proteine, la cui carenza in presenza di lesioni parodontali riduce la velocità di riparazione del tessuto osseo e connettivale, causando un ritardo nel processo di guarigione. Anche gli effetti della vitamina C sul parodonto sono tra i più studiati: l'acido ascorbico è associato alla gengivite, il che suppone un ruolo antistaminico del suddetto acido. Esiste un ruolo della vitamina C nella formazione dell'idrossiprolina e dell idrossilisina, aminoacidi che costituiscono il collagene, principale costituente del tessuto parodontale.
Ma anche la vitamina D, correlata all'assorbimento di calcio e fosforo, la carenza di zinco nella dieta, correlata alla risposta anticorpale, l'eventuale mancanza di ferro, la quale porta alla carenza di un metalloenzima coinvolto con l'attività antimicrobica e con conseguente mancanza di attività battericida.
Altri squilibri possono interessare l'acido folico, le vitamine del gruppo B, che possono portare ipersensibilità gengivale, ulcerazioni e riduzione delle gengive.
Inoltre livelli bassi di assunzione di fibra si associano con un basso controllo glicemico che aumenta il rischio di malattia parodontale.
Una dieta sana ed equilibrata non può che giovare a soggetti con malattia parodontale. La scelta di preferenza per pasta e pane integrali, ad esempio, per la presenza di fibre, assicura un maggior controllo degli zuccheri del sangue e aumenta il senso di sazietà. Inserire il pesce nella propria dieta comporta notoriamente un apporto di omega tre, che oltre ad un'azione antinfiammatoria sembrano avere un'azione antibatterica.
In assenza di particolari intolleranze può essere consumato anche il latte, eventualmente sostituito da yogurt: oltre alla presenza di calcio e fosforo è bene sottolineare anche il ruolo importante svolto dalla caseina, che facilita l'accumulo di calcio e fosfati e inoltre viene assorbita e integrata allo smalto per formare una barriera utile a limitare l'adesione dei batteri al dente. Per quanto riguarda le verdure la loro presenza non dovrebbe mancare nella dieta giornaliera, per la presenza di vitamine e principi nutrizionali in misura e qualità variabile. Per assicurarsi la presenza di polifenoli, antociani e molecole antiossidanti è consigliabile variare il colore della verdura consumata nel piatto, che oltre a renderlo più invitante lo arricchisce di nutrienti utili.
Oltre a questo, un recente studio ha cercato di rispondere a questa domanda, alla ricerca di una correlazione tra lo stato della malattia parodontale e il consumo di frutta e verdura. L’ipotesi è che la carenza di vitamine, minerali e composti polifenolici, i nutrienti più comuni contenuti in frutta e verdura, possono predisporre alla malattia parodontale.
Un totale di 10.604 persone di età compresa tra 15 e 90 anni hanno preso parte agli studi. La ricerca ha portato a concludere che il consumo di almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura può aiutare a impedire la progressione delle malattie parodontali, e in alcuni casi persino a evitare la perdita dei denti. Oltre a questo, l’inserimento di alimenti ortofrutticoli specifici nella propria dieta, insieme alle attività di educazione alimentare, sembrano supportare nel migliore dei modi le terapie per la cura della gengivite e della parodontite. Infine, i ricercatori consigliano che la cura dietetica professionale per i pazienti parodontali dovrebbe diventare parte integrante del programma sanitario.
I ricercatori intendono proseguire la ricerca per confermare questi risultati. Nel frattempo vi consigliamo di consumare frutta e verdura quotidianamente, e in caso di soggetti parodontali di chiedere al vostro dentista qual è l’alimentazione ideale specifica per il vostro caso.
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Dott. Simone Stori – Dentista Bologna – Esperto Cura della parodontite
Una storia lunga ormai 30 anni, fatta di passione per il proprio lavoro, amore per la tecnologia e con una sola missione: debellare la parodontite nei nostri pazienti con le tecniche meno invasive ed efficaci, preservando i denti il più possibile e abbattendo la paura del dentista.